Costruzioni sostenibili in X-LAM per l’emergenza
Santi Maria Cascone, Giuseppe Russo
In the last decades there was an increase of sensitization about the energetic and environmental problem. The use of energy from fossil fuels contributed to excessive environmental pollution, generating a climate change whose effect are before our eyes. For this way, to find new energy supply systems in the productive sectors of construction with a careful design is extremely important.
The twentieth century has marked the transition from a static ti a dinamic and liquid society from different points of view: the evolution of the media at work, for exemple, has contributed to separate functions from office, provided there is an internet connection. Simultaneously, the housing needs are changed and there is an increase of the new housing types for families different from traditional ones or temporary emergency house to face immediately the catastrophic events and illegal landings. These changes are been absorbed by the architecture, becouse it’s a social science, and it suggested new design schemes, for example the modular home, and new sustainable material such as CLT (Cross Laminated Timber).
Le numerose emergenze che si sono manifestate in Italia negli ultimi anni confermano come il territorio sia vulnerabile alle azioni sismiche e idrologiche. (…) Attraverso un’analisi dei dati rilevati dall’ISTAT del patrimonio edilizio è possibile mostrare come il 60,2 % delle abitazioni in Italia non presenti problemi di tipo strutturale/sismico mentre il 12,4% delle abitazioni mostrano una struttura con presenza di danni; ciò aumenta la vulnerabilità del nostro paese al rischio. (…)
L’Italia, secondo i dati Eurostat, è il quarto paese per immigrazione dopo Germania, Gran Bretagna e Francia. Questi dati sono frutto di un altro fenomeno in continua crescita come l’immigrazione. L’attuale affollamento dei nostri centri di accoglienza, e quindi la difficoltà nel gestire il massiccio transito di persone, ha favorito la diffusione di tendopoli e baraccopoli in molte città. In quest’ottica è necessario trovare nuove soluzioni abitative che soddisfino la necessità di dare un rifugio a queste persone senza trascurare la vivibilità della residenza seppur provvisoria. (…) L’obiettivo è quello di riuscire a realizzare un’abitazione sicura, sostenibile, economica e confortevole in tempi rapidi come quelli necessari per fronteggiare le diverse emergenze abitative. In letteratura esistono diversi esempi di unità residenziali minime. (…) Lo sviluppo dell’architettura per l’emergenza richiede sforzi progettuali notevoli per risolvere i limiti fisici e temporali in cui si inquadra. L’ostacolo più grande è rappresentato dal passaggio da un concetto di architettura statica-tradizionale ad un nuovo modello architettonico funzionale e mobile. (…) All’interno del manuale tecnico per l’allestimento delle aree di ricovero per strutture prefabbricati di protezione civile si illustrano soluzioni abitative parzialmente fabbricate, come quelle composte da pannelli di legno, e quelle interamente fabbricate, già pronte all’uso come i container. La principale differenza tra i due procedimenti costruttivi è rappresentata dalla variabile “tempo di posa in opera” legata al fattore di parzializzazione della struttura. Tra i vantaggi delle abitazioni parzialmente fabbricate si può considerare una maggiore trasportabilità, poiché la scomposizione della struttura in componenti edilizi base, permette una migliore distribuzione degli elementi in fase di carico e di manovrabilità in fase di scarico con tempi di lavorazione contenuti, aprendo possibili soluzioni alternative come l’autocostruzione. Le strutture già assemblate in fabbrica, invece, hanno il vantaggio di avere una messa in opera rapidissima, ma una seria limitazione nella sua sagoma e nella massa in relazione ai limiti normativi e alle possibilità dei mezzi di trasporto. (…)
Fino alla seconda metà del XIX secolo il legno è stato il principale materiale costruttivo utilizzato; tuttavia la mancanza di normative specifiche, carenze sulle innovazioni e le possibilità delle caratteristiche del materiale hanno contribuito alla preferenza di altri materiali come acciaio e calcestruzzo. L’X-LAM è un materiale ottenuto prevalentemente dagli elementi di scarto dalla lavorazione del legno massiccio e lamellare dunque è un materiale ecocompatibile capace di contribuire alle strategie di riduzione dei costi in fase di produzione e di gestione di un edificio. I vantaggi di questo nuovo materiale non sono esclusivamente economici, infatti rispetto ad altri materiali edili, il legno per le sue caratteristiche di leggerezza e resistenza meccanica, è il materiale migliore per rispondere ai requisiti di trasportabilità e velocità di montaggio, come visto requisiti necessari per le costruzioni temporanee d’emergenza. (…) Il pannello in X-LAM è composto da più strati di “lamelle” di legno sovrapposte ed incollate tra loro in modo che le fibrature principali di ciascun piano siano ruotate tra loro di 90°. Da un punto di vista meccanico la rotazione delle fibrature di ciascuno strato permette di distribuire i carichi in più direzioni. L’utilizzo di elementi piani portanti ha permesso la riduzione degli elementi strutturali con vantaggi spaziali e di flessibilità progettuale. Un aspetto molto importante per le strutture in legno, dunque anche per quelle realizzate con pannelli X-LAM, è la sicurezza agli eventi sismici. (…)
⇒ l’approfondimento continua sul numero 38 de ilProgettoSostenibile