Valle Borghesiana
19
Feb

Abusivismo edilizio a Roma

Una valutazione dei processi insediativi per una politica di rigenerazione urbana

Carlo Cellamare, Dario Colozza

The paper’s main aim is to show and to evaluate the dimensions and characters of the development of “illegal” settlements in Roma, underlining both its contribution to land consumption (so relevant in the Capital) and its fundamental role in the urban growth of the city. A specific GIS project has been developed to work out several maps and quantitative evaluations that give us, for the first time, an original and systematic frame of the phenomenon. Here are specified extensions, people involved, land uses, settlement characteristics, following the different typologies of areas, at the beginning born as “illegal” zones and then transformed through time in stabilized parts of the city. The research results sound very impressive, indeed. The paper shows the relevant weight of such “illegal” urban development on the whole process of city building and on its organization, so that it can be considered one of the main processes of Roman urban development and a fundamental socio-economic system, as well. Such urban development have had important and huge negative effects, from the point of view both of the environmental sustainability and of the urban quality (and the quality of city life, as well). It remains one of the big problems to solve for the public administration and its policies.

Il fenomeno dell’abusivismo è un fenomeno ben noto e ben riconoscibile in gran parte del centro-sud Italia. A Roma, in particolare, ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo insediativo della città. Sviluppatosi originariamente già tra le due guerre, ha avuto una forte accelerazione – se non un’esplosione – a partire dal secondo dopoguerra; ma non si è mai arrestato e tuttora contribuisce significativamente alla crescita della città. Il presente contributo intende valutarne la portata e il suo contributo al consumo di suolo, nonché alla dispersione e alla diffusione urbana, così fortemente caratterizzanti la situazione romana, evidenziandone l’insostenibilità, e permettendo qualche ragionamento sulla sua gestione e sulle politiche da mettere in campo. Non esistono studi recenti e sistematici che abbiano sviluppato tali valutazioni, sebbene il tema sia tuttora scottante e veda l’amministrazione capitolina particolarmente impegnata.

Per valutare il fenomeno e i suoi effetti sul consumo di suolo si è fatto strettamente riferimento all’abusivismo per quanto registrato dai piani regolatori, ovvero come processo insediativo complessivo e come forma di urbanizzazione. Non si prendono in considerazione gli abusi edilizi sull’edificato già esistente e tante altre forme di abuso edilizio, poi per lo più condonate dalle tre leggi sul “condono edilizio” (Berdini, 2010) (…)

L’articolo completo è pubblicato sul numero 34-35 de ilProgettoSostenibile (vai all’indice)

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