impronta ecologica
18
Feb

Metodi di valutazione e indicatori dell’impronta ambientale a scala urbana

Paola Caputo

An evaluating the level of wellbeing of a society, one must consider different aspects which are different and sometimes conflicting. Nevertheless, in spite of the awareness that the gross domestic product (GDP) represents only the approximate measuring unit of the production performance of a country, this has until today been used as a synthetic indicator of wellbeing. During recent decades, several indicators which could substitute GDP have been developed and proposed, in an attempt to combine a solely macroeconomic evaluation with an evaluation of environmental and social elements. All of these indicators offer a different interpretation and not only an alternative way to measure levels of wellbeing, but also an additional tile with which to complete the mosaic of a problem with a multi-dimensional nature.

Il dibattito relativo alla valutazione delle prestazioni ambientali alla scala urbana ha ormai una storia piuttosto lunga e complessa, segnata, in particolare, dalla definizione di sviluppo sostenibile della Commissione Bruntland del 1987, dalle iniziative nate in seno ad Agenda 21 e ad altri eventi e provvedimenti di carattere nazionale e internazionale che hanno attivamente stimolato la proliferazione di indicatori e metodi di valutazione degli impatti ambientali delle città.
Tali attività presuppongono un approccio di tipo quantitativo che include indicatori veri e propri, benchmarks, audits, indici, accounting, assessment, appraisal e reporting.
Il principale obiettivo di questi strumenti di analisi è quello di analizzare determinate prestazioni di un’area urbana e di informare e supportare le scelte caratterizzanti l’evoluzione delle aree urbane, con diretto riferimento alle attività di governance.
I principali strumenti esistenti si avvalgono dell’approccio sviluppato dalle tecniche di analisi multi criteri che implicano una scomposizione dell’oggetto dell’analisi in fattori semplici, ossia nei criteri che lo descrivono, e una successiva analisi separata dei criteri individuati.
Molti strumenti disponibili nascono però per applicazioni a scale differenti: alla scala di prodotto, di edificio (ad esempio: metodi di certificazione energetica e ambientale), alla scala regionale o nazionale (ad esempio: calcolo dell’impronta ecologica). (…)

L’articolo completo è pubblicato sul numero 27 de ilProgettoSostenibile (vai all’indice)

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