colosseo
18
Feb

La manutenzione preventiva del patrimonio archeologico

Criticità e proposte operative

Paolo Gasparoli

The motives behind the ordinance released by the Presidency of the Italian Council of Ministers in 2009 calling for “urgent intervention to overcome the grave problems affecting the archaeological areas of Rome and Ostia Antica” can be traced to the lack of culture regarding continuous maintenance, necessary for the preservation of monuments. The need for scheduled inspections and maintenance work so as to prevent the deterioration of archaeological sites, rather than more invasive restorative intervention – especially in terms of structures subject to atmospheric agents, such as archaeological sites – is widely acknowledged and agreed upon.
The article details research activities undertaken, dividing them into two different phases of work, which has led to the individuation of one procedure (with instructions and relative forms) that aims to monitor the maintenance process while also explaining it.

Il Commissariamento per la “realizzazione degli interventi urgenti necessari per il superamento della situazione di grave pericolo in atto nelle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica” di cui all’Ordinanza P.C.M. del maggio 2009, motivata da eccezionali eventi meteorologici, è stato l’occasione per attivare un significativo percorso sperimentale di ricerca e di verifica, diretto a definire una metodologia operativa (quindi i criteri e le modalità) per lo sviluppo di attività di manutenzione e prevenzione del degrado del patrimonio archeologico.
Gli eventi meteorologici cui fa riferimento l’Ordinanza, pur eccezionali, hanno provocato danni ingenti anche a causa delle carenti manutenzioni che hanno aumentato fortemente le condizioni di rischio degli edifici. Il precario stato di conservazione delle murature, in specie se ruderizzate hanno reso ancor più vulnerabile un patrimonio già fragile per vetustà e degrado.
Le cause, dunque, che hanno motivato l’emergenza vanno indubbiamente ricercate, in prima istanza, nella mancanza di una cultura della manutenzione sistematica, che è prioritaria garanzia di conservazione del patrimonio culturale.
Il lavoro di ricerca, che ha trovato attuazione sperimentale su casi studio nelle aree archeologiche di Roma, si è concretizzato nella definizione di “Linee guida per la conservazione dei beni archeologici. Conoscenza, prevenzione, manutenzione”.
Tale documento è in avanzato stato di elaborazione. (…)

L’articolo completo è pubblicato sul numero 28 de ilProgettoSostenibile (vai all’indice)

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