ERP Firenze
15
Feb

Efficienza bioclimatico-ambientale per un Housing Sociale a Firenze

Fabrizio Tucci

Today research for possible forms of evolution and innovation in housing projects is amatter of topical interest: innovation of the
residential space concept, primarily in the public sector,while complying with economic feasibility and cost containment.The home,where one lives for at least an average of twelve hours a day – therefore half of one’s life – is the true challenge of this contemporary project.
The bioclimatic, energy and environmental consultancy of A. Battisti and F.Tucci has been the object of some concrete experiments in this direction – completed in terms of design and presently in the building stage. Its primary objectives are the optimization of natural bioclimatic aspects, themaximization of environmental comfort, a drastic reduction in energy demands and themaximumuse of ecosustainablematerial and components.Namely the project for the establishment of 21 new ERP lodgings in the Florence district defined as “P.U.C. Pegna Ex Benelli” – a Social Housing project that has been designed and administered by the Casa Spa public institute for the City of Florence.

Vorrei innanzitutto svolgere qualche breve riflessione di introduzione all’illustrazione che svilupperò nel presente contributo relativa a una sperimentazione pubblica portata avanti in questi ultimi due anni e sottesa da un insieme di tematiche che fanno capo ai due termini chiave di ‘Tecnologia’ e ‘Ambiente’, attraverso i quali passa necessariamente quell’innovazione del progetto dell’abitare che vuole vedere protagonisti insieme qualità architettonica ed efficienza energetica, comfort ambientale e gestione ecologica, alta sostenibilità e basso costo, partecipazione ai processi progettuali/realizzativi e giustizia sociale…e che di fatto sta diventando il centro del confronto culturale – e potenzialmente evolutivo – della nostra società contemporanea.
In effetti, la ricerca delle possibili forme di evoluzione e innovazione del progetto dell’abitare è oggi questione all’ordine del giorno: l’innovazione del concetto di spazio residenziale, dell’housing, nel rispetto della fattibilità economica e nel contenimento dei costi, a partire dalla casa, dove si sta per almeno una media di 12 ore al giorno – quindi metà della propria vita – è la vera sfida del progetto contemporaneo.
Il punto fondamentale da tener presente con chiarezza è che c’è ormai una notevole quantità di popolazione, appartenente prima di tutto al cosiddetto ceto basso – il destinatario dell’edilizia residenziale pubblica – ma anche a quello medio nel suo progressivo processo di impoverimento, che ha bisogno di un nuovo progetto dell’abitare.
Ebbene, la complessa questione della possibile evoluzione e innovazione del progetto dell’abitare, che parte dalla consapevolezza che occorrono nuove case e nuovi luoghi dell’abitare, ma anche un rinnovato modo di concepirli, ha oggi
due nuclei centrali di riflessione: da una parte la pressante e ormai inderogabile esigenza di ‘sostenibilità bioclimatica ed ambientale’, che tocca ormai nel vivo e nell’intimo la coscienza di ciascuno di noi, nessuno escluso; e dall’altra quella di una corretta ed equilibrata ‘innovazione tecnologica’ in una gestione evoluta ed ormai necessariamente complessa del progetto
di architettura, (…)

L’articolo completo è pubblicato sul numero 32 de ilProgettoSostenibile (vai all’indice)

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